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<<Ogni volta che una Donna lotta per se stessa, lotta per tutte le Donne.>> Maya Angelou

Carnevale di Venezia

Buon Carnevale!

Il Carnevale in Italia è una festa molto sentite, ma vediamo dove si festeggia di più: I carnevali più famosi d' Italia sono quelli di Venezia , Viareggio , Ivrea , Cento , Gambettola ,Satriano e Acireale . Questi carnevali includono sofisticate mascherate e sfilate. Una forma completamente diversa o Carnevale si svolge in Sardegna , basata su rituali per risvegliare la terra dopo l'inverno, forse discendenti da tradizioni precristiane. 

 

CARNEVALE DI VIAREGGIO 

Un intero mese di feste, sfilate di carri mastodontici, veglioni in maschera e rassegne di ogni genere: il Carnevale di Viareggio, considerato il più importante Carnevale del mondo, è questo e molto altro ancora. Ha da sempre come tema principale la satira politica e sociale, incredibilmente rappresentata dai giganteschi carri in cartapesta realizzati nella Cittadella del Carnevale, uno straordinario complesso architettonico interamente dedicato alla creazione e alla conservazione del Carnevale di Viareggio: sedici hangar-laboratori affacciati su un’enorme piazza ellittica in cui i carristi portano in vita le loro creature. Ogni anno, tre colpi di cannone sparati dal mare, segnano l’inizio della festa.

CARNEVALE DI CENTO 

Gemellato con quello di Rio de Janeiro, il Carnevale di Cento gode di un’importante e significativa notorietà internazionale. I grandi carri allegorici, in parte realizzati dai carristi centesi e in parte provenienti da altri carnevali, sono i protagonisti indiscussi della manifestazione: è proprio dai carri in movimento che decine di figuranti, durante il tradizionale “gettito”, lanciano tra la folla gonfiabili e peluches. Il Carnevale di Cento si chiude con il rogo di Tasi, maschera tipica ripresa da un personaggio centese dell’800. 

CARNEVALE DI IVREA 

Lo spirito storico del Carnevale di Ivrea rivive nella rievocazione di una rivolta popolare infiammata dalla figlia di un mugnaio contro la tirannia di un barone che affamava tutta la città; ogni anno la comunità di Ivrea celebra così la propria capacità di autodeterminazione. La famosa ribellione rivive con la famosa Battaglia delle arance del martedì grasso, attesa ogni anno da centinaia di partecipanti: il popolo, rappresentato dagli “arancieri a piedi” sprovvisti di qualsiasi protezione, combatte a colpi di arance contro le armate del Feudatario, rappresentate dai “lottatori” su carri trainati da cavalli. Durante il Carnevale cittadini e visitatori, in segno di partecipazione alla festa, scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza simbolo dell’ideale adesione alla rivolta. Tra gli appuntamenti da non perdere l’Abbruciamento dello Scarlo, un palo rivestito di erica e ginepro bruciato in Piazza di Città, un rituale simbolo di vitalità e buon augurio.

CARNEVALE DI ACIREALE 

merita sicuramente una menzione quello di Acireale, considerato il più bel Carnevale di Sicilia. Una grande e coloratissima festa in cui maschere e carri allegorico-grotteschi in cartapesta, carri infiorati e carri in miniatura, sfilano tra le belle strade barocche del centro storico. La manifestazione si conclude la sera del martedì grasso con le premiazioni e i tradizionali fuochi d’artificio.

CARNEVALE DI FANO 

nelle Marche, a Fano, città in cui da secoli si svolgono eventi e antiche tradizioni carnevalesche. Tra i momenti più attesi quello del “getto”: dai caratteristici carri in cartapesta e gommapiuma vengono lanciati quintali di dolciumi, una dolce pioggia che bagna i tanti spettatori in attesa.

CARNEVALE DI PUTIGNANO 

Putignano, paesino in provincia di Bari. Qui si festeggia il Carnevale più antico d’Europa. Stiamo quindi parlando di un carnevale secolare, ricchissimo di storia. Il Carnevale di Putignano è un evento che sa mescolare la tradizione plurisecolare con le creazioni innovative degli ultimi anni. Peculiarità di questo Carnevale è la creazione di giganteschi carri allegorici fatti di cartapesta.

E PER ULTIMO MA PIU' IMPORTANTE, IL CARNEVALE DI VENEZIA!

Venezia e il Carnevale Vivere il carnevale di Venezia è un’esperienza unica, non paragonabile a nessun altro carnevale che si festeggia nel mondo, e il motivo risiede nella storia stessa della città. A differenza di altri festeggiamenti carnevaleschi infatti, a Venezia quello che si celebra, attraverso i costumi e le maschere, è la magia dell’antica Venezia settecentesca, quando la città era il centro del mondo per ricchezza, per commercio, per cultura e per società.

Qui non troverete persone travestite con maschere divertenti, non vedrete bambini festanti vestiti da pulcinella o arlecchino, ma vi calerete in una sfarzosa società aristocratica in cui si fa a gara, come ai tempi di Casanova, per sfoggiare l’abito più lussuoso, l’acconciatura più intrigante, la maschera più enigmatica.

Da non tralasciare poi un altro motivo per cui Venezia è particolarmente affascinante durante il Carnevale: il clima. Spesso avvolta da una leggera nebbia e contornata di cieli grigi tipici della stagione, la città lagunare acquista con quei colori un fascino ancora maggiore.

La storia del Carnevale di Venezia come festa pubblica ufficiale, inizia solo nel 1296, quando un editto del Senato della Repubblica dichiara festivo il giorno precedente l’inizio della Quaresima.

L’origine e il significato del Carnevale di Venezia prendono spunto da due tradizioni antichissime. Dai Saturnali dell’antica Roma durante i quali l’ordine sociale veniva sovvertito. In questo giorno gli schiavi e i liberi cittadini si riversavano nella città per far festa con musica e balli sfrenati. Dai culti Dionisiaci greci, grandi feste religiose con processioni e rappresentazioni teatrali che prevedevano l’uso delle maschere e di rappresentazioni simboliche. Il cui motto era “una volta all’anno è lecito non avere freni”.

Venezia ha quindi reinterpretato le antiche feste greche e romane. I Dogi furono abili a promuovere il Carnevale per concedere alla popolazione, in particolare ai ceti più umili, un periodo dedicato al divertimento e alle feste. Nel Carnevale di Venezia le maschere garantivano il totale anonimato. Una sorta di annullamento delle divisioni sociali che, consentiva ai cittadini persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia.

Questa festa rappresentava uno sfogo per le tensioni e i malumori che andavano a crearsi a causa dei rigidi limiti imposti dalla morale e dall’ordine pubblico della Repubblica di Venezia.

Il Carnevale moderno

Nel 1979, dopo quasi due secoli, il meraviglioso Carnevale di Venezia con le sue affascinanti tradizioni, come una fenice è risuscitato dalle sue ceneri. Grazie all’iniziativa di alcune associazioni di cittadini e al contributo del Comune di Venezia, del Teatro la Fenice, della Biennale di Venezia e degli enti turistici.

Il Carnevale di Venezia dura undici giorni, si va dal sabato che precede il Giovedì Grasso sino al Martedì Grasso. Tra le vie della città si svolgono i teatri itineranti in un’atmosfera di allegria e giocosità, tutti in maschera a celebrare il fascino di un mondo fatto di balli, scherzi, galà esclusivi e romantici incontri.

Tra gli eventi della tradizioni che sono stati rivisitati in chiave moderna ricordiamo la Festa delle Marie e il Volo dell’Angelo o Volo della Colombina. L’antica Festa delle Marie, ripristinata nel 1999, consiste nel far sfilare, le dodici Marie, nel pomeriggio del primo sabato del Carnevale con tanto di sbandieratori, musicisti e damigelle d’onore, tutti diretti verso Piazza San Marco. Successivamente viene eletta la più bella, la Maria dell’anno, la quale vince un ricco premio. Il Volo dell’Angelo o Volo della Colombina, si tiene la prima domenica di Carnevale. E’ uno dei principali eventi d’apertura: un uccello meccanico dal Campanile di San Marco scende giù fino al Palazzo Ducale. A metà percorso una botola nel suo ventre si apre e libera coriandoli e caramelle sulla folla. Questo almeno fino al 2001, quando la Colombina venne sostituita da una donna opportunamente imbragata.

 

Sofia, Chapeau per la campionessa

Le olimpiadi invernali di Pechino sono ormai iniziate da un pò di giorni, L’Italia si trova al momento 11esima con un totale di 11 medaglie, 2 oro, 5 argento e 4 di bronzo.

Al momento al primo posto è la Norvegia. “Si avvicina il giorno della verità per Sofia Goggia. La sciatrice italiana è in lista per il terzo giorno di prove nella discesa libera ai quali sta prendendo parte dopo un recupero lampo dall'infortunio al ginocchio patito lo scorso 23 gennaio nel SuperG di Cortina d'Ampezzo.

L'azzurra scenderà in pista nel programma di lunedì 14 febbraio, alle 6:00 ore italiane “ dicono i giornalisti.

OLIMPIADI : il luogo dove i sogni che albergano nel cuore dei bambini possono divenire realtà. ❤️🔥✨ Non vorrei essere da nessun’altra parte al mondo se non qui a #Beijing2022 per dare il mio massimo: sono fiera e onorata di aver la possibilità di rappresentare la mia Nazione, daró il mio meglio e ci metterò tutto il cuore , è una promessa ❤️🇮🇹 🐉 🇨🇳

 

 

Lei risponde così, molto onorata di ciò che sta facendo, molto onorata di fare parte di questa squadra. Lei non tiene per nulla la pressione dei Giochi Olimpici, lo dice anche sui social, dove si fa amare dai fan. Molti direbbero Chapeau per Sofia, lei risponde così: “è una favola a cui ho saputo credere, perchè a Cortina dopo L’infortunio sembrava un sogno andato in fumo” “quando la squadra partiva per i giochi ero in palestra e avevo il magone, le lacrime agli occhi. Lo so, parliamo di sci, ma dopo Cortina è stata davvero dura. mi ripetevo se riesco a superare la prova e ritrovare la confidenza sugli sci la gara poi non sarà difficile. E infatti la parte dura è stata prima : riprendermi dall’infortunio.” Sofia ha lottato con tutta la sua forza, voleva a tutti i costi partecipare e ce l’ha fatta, ha vinto la medaglia d’argento, un vero orgoglio, ma soprattutto un grande messaggio, non mollare, mai, e un altro ancora: nulla è impossibile!

Reagiamo al Festival

Com’è stato quest’anno il Festival di Sanremo?

Innanzitutto è stato premiato come Festival contenente le migliori canzoni degli ultimi decenni, uno dei Festival con più generazioni per quanto riguarda i concorrenti. Ha raggiunto uno share altissimo, record di spettatori!

Hanno vinto due giovani cantautori: Blanco e Mahmood (che aveva già vinto nel 2019 con il singolo “Soldi”).

Con la vittoria di “ Brividi” Ama ha annunciato: «il mio primo Festival ha fatto “Rumore”, il secondo ha fatto stare tutti “Zitti e buoni”, ma il terzo è da “Brividi”» i vertici Rai affermano: «Il primo a volerlo deve essere proprio lui, con questo successo sarebbe pazzesco non condurre una nuova edizione» Ci si aspetta quindi un altra conduzione del Festival di Amadeus , vedremo cosa accadrà.

Nel mentre i due ragazzi hanno accettato l’Eurovision, che si terrà dal 10 al 14 maggio proprio in Italia, dato che l’anno precedente hanno vinto i Maneskin. La città scelta è Torino, verrà condotto da tre Famosi che sono buoni conduttori e conoscono benissimo le lingue: Ale Cattelan, Mika e La Pausini. Ci auguriamo un successone!

Nel mentre si dice che questa 72esima edizione di Sanremo ha spopolato anche per il "Fanta Sanremo", ne avevamo già parlato, avete sentito gli artisti urlare “Papalina”? salutare la Zia Mara o fare movimenti strani sul palco? baciare la telecamera, saltare, fare flessioni (magari anche con Amadeus!!), portare fiori o battere il cinque ad Amadeus eccetera eccetera? beh erano tutte cose scritte nel regolamento del Fantasanremo, che oltre alla posizione in classifica dava bonus o malus ( seduta sulla scala, cappello, piedi scalzi, occhiali da sole, autotune ecc.) .

A vincere questo gioco sono state milioni di squadre nelle leghe private, e 19 squadre nella lega generale. Per la gara tra gli artisti molti (giustamente) hanno deciso di non partecipare, anche se tartassati dai social, per scelta loro. Forse perché la canzone non era adatta a scherzare e riderci sopra, come ha detto Irama in qualche intervista, un giovane e che quindi era molto informato su questo gioco, ha comunque deciso di lasciare perdere, e ha continuato quello che veramente è la gara, con la sua bellissima canzone che anche quest’anno come quella volta in cui cantava “la ragazza con il cuore di latta”, non è purtroppo riuscito a salire sul podio ed è arrivato ad un gradino in più rispetto all'anno scorso, quando ha gareggiato "in Dad".

Ha vinto Emma tra gli artisti che gareggiavano anche per il Fanta, seguita dal rapper Dargen d’Amico e da Tananai, il cantante che è arrivato ultimo sul Palco dell’Ariston (beh pensate che chi arrivava ultimo aveva +25 punti, perciò ben per lui!!!) .

Tananai nonostante è arrivato ultimo (ha postato un video dove festeggiava per essere arrivato ultimo! ) ha mostrato quanto, nonostante ammette di aver stonato parecchio e di esserselo un po ' meritato, si sia divertito moltissimo. Scherzoso ha anche detto sul palco: “ci vediamo all’Eurovision “ e sui social ha ammesso “spero ancora in 24 rinunce per L’Eurovision” oppure “ho sentito che l’Azerbaijan cerca un candidato….ci sono io!”.

Questo ragazzo punta a farsi conoscere, ci è riuscito, considerando che prima in pochissimi lo conoscevano e ora i suoi concerti sono tutti sold out! Così anche  Blanco, a soli 18 anni, ha fatto sold out in 25 date del suo prossimo tour.

Che dire, questo Sanremo è stato un vero successone!!!

i vincitori di Sanremo 2022

Il podio di Sanremo 2022

Come procede il Festival?

Il festival di Sanremo è ormai giunto alla penultima serata, tutto sembra procedere alla grande, c'è stato un record di ascolti, dal 1992 non si registravano così tanti telespettatori, uno share altissimo.

Mahmood e Blanco risultano essere i favoriti, seguiti da Elisa. Per il web, social e tutta la generazione Z infatti i due giovani hanno già vinto, in contrasto però con la Sala Stampa che vorrebbe, nonostante ammette la bravura dei ragazzi, far vincere l'eleganza di Elisa.

Le canzoni sembrano piacere molto, soprattutto quelle dei più giovani, pensate che Blanco e Mahmood hanno raggiunto un record, la canzone più ascoltata in un solo giorno su spotify Italia, il video su Youtube è stato visto più di un miolione di volte e sono quinti nella classifica globale della Playlist Spotify. Insomma i SuperFavoriti.

Hit invece sono quelle di Dargen D'amico e la Rappresentante di Lista che ci fanno ballare insieme anche a Chimica di Rettore e Ditonellapiaga, e Sangiovanni con Farfalle. La voce di Irama è spaziale, come quella di Michele Bravi, con una leggerezza mozzafiato. Gianni Morandi porta invece sul palco una musica che entra subito in testa, scritta dall'amico Jovanotti.

Sta spopolando il "Fantasanremo", se sentite gli artisti urlare sul palco "Papalina" o fare cose strane come 10 flessioni, salti, baci appassionati alla telecamera, beh è tutto per questo meraviglioso gioco (già stato contestato dai giornalisti, ma Ama ha detto che è tutto bellissimo ed è una cosa che può andare avanti, lui non sa cosa sia ma si diverte moltissimo!). Migliaia di persone partecipano e aspettano di vincere con la squadra creata, 5 artisti e un capitano. Gli artisti seguono questo strano regolamento per prendere punti, molti lo fanno molto rigorosamente mentre altri... non ci provano nemmeno! Il bello è che la sfida è anche tra artisti. Ad oggi, quello con maggiori punti è Emma che si piazza con 235 punti, seguita dal duo Higsnob e Hu con 225 punti e il giovane Sangio con 210. Oggi serata cover, chissà cosa accadrà, lo racconteremo nel prossimo articolo!

il Prefestival

Abbiamo parlato della Liguria, di tutte le sue bellezze, come possiamo non parlare del tanto atteso 72esimo Festival di Sanremo?

Manca sempre meno all'inizio del Festival, il terzo per Amadeus. Sono 25 i cantanti in gara, tra cui anche i tre vincitori di Sanremo Giovani: Yuman, Tananai e Matteo Romano.

La bellezza di questa edizione è che "è l'edizione per tutti" tutte le generazioni ameranno ascoltare i propri cantanti preferiti, da Blanco a Massimo Ranieri.

Quest'anno saliranno sul palco cantanti che hanno fatto il "boom" nel 2021 : Rkomi  e Blanco(assieme al già vincitore Mahmood) con gli album più ascoltati dell'anno e i due finalisti di Amici: Aka7even e Sangiovanni che arrivano direttamente dalla Scuola di Maria De Filippi.

Senza parlare dell'artista spagnola Ana Mena, che con i suoi tormentoni estivi che ci accompagnano ogni estate da oramai tre anni, quest'anno riuscirà invece a salire sul palco della Canzone Italiana.

Il ritorno di due grandi artiste: Emma e Elisa, pronte  entrambe sicuramente a vincere. Isomma tutti quest'anno hanno le carte in gioco per vincere, tutti molto conosciuti e che sanno come far innamorare gli italiani della loro musica.

Certo direte che ad esempio voi non conoscete Dargen D'amico o Higsnob e Hu, ma state tranquilli, nemmeno l'anno scorso conoscevamo Colapesce e Dimartino eppure la loro "musica leggerissima" ci risuona ancora in testa dopo un anno! Quindi tenetevi tutti pronti!

Girano voci che la canzone di Elisa vincerà il Festival, ma chiaramente il pubblico potrà cambiare il risultato, chi lo può sapere? ancora nessuno.

I giornalisti hanno però già "assagiato" le canzoni e molti sostengono invece Blanco e Mahmood si aggiudicheranno il primo posto, siccome la canzone piace molto ai giornalisti e il pubblico voterà sicuramente i giovani ragazzi, molto amati.

Per altri invece, potrebbe vincere un nuovo nome: Dargen D'amico, conosciuto da pochi, è un grande amico di Fedez, anche lui un rapper, si farà sicuramente riconoscere, in varie interviste infatti ha detto : "Farò ballare l'Ariston" .

C'è molta confusione su chi potrebbe vincere, c'è chi urla il nome anche di Achille Lauro, chi invece punta sui vincitori di Sanremo Giovani, chi punta su Irama, che dopo la "Dad" dell'anno scorso (dove tra l'altro è riuscito ad arrivare comunque quinto!!!) ha voglia solo di vincere.

Insomma, da quanto ci dicono i giornalisti, le canzoni sono tutte molto competitive, ed indovinate qual'è il tema maggiormente scelto anche quest'anno: l'amore! Dagli amori più significativi a quelli persi, da quelli che arrivano a quelli che se ne vanno. Anche quest'anno i cantanti ci faranno emozionare o ballare allo stesso tempo, perciò non vediamo veramente l'ora!

Quest'anno si parla moltissimo anche del fantasanremo, un pò come il fantacalcio, ma tra gli artisti in gara! uno splendido gioco dove tutti possono partecipare, un passatempo durante questi giorni di Festival! sarà un festival ricco di sorprese me lo sento!

Una Via dell'Amore nelle Cinque Terre

La Via dell’Amore (Via de l’Amùu in ligure) è uno splendido sentiero di 800 metri intagliato nella roccia a picco sul mare, che collega i due maggiori borghi delle Cinque Terre in Liguria: Riomaggiore e Manarola.

Questa strada pedonale viene chiamata via dell'amore per il suo fascino, il suo carattere romantico ma soprattutto il panorama mozzafiato.

Fin da piccola ho sempre sognato di visitare le cinque terre, mi affascinano moltissimo, il mare, stare in mezzo alla natura, i lunghi sentieri da percorrere.

L'UNESCO le ha nominate patrimonio dell'umanità nel 1997. Grazie alla loro posizione sul mare, i mille colori e la perfetta integrazione con il paesaggio naturale. Insomma un posto che deve essere visitato almeno una volta nella vita!

In questi luoghi sembra che l’uomo, per una volta, abbia invertito il suo rapporto di forza con la natura, facendosi quasi beffa di essa. A strapiombo sul mare si arroccano le casette colorate dei cinque borghi, spettacolari! Senza parlare delle meravigliose spiagge, dove una foto su instagram è d'obbligo!

Ci sono moltissime attività che si possono fare, dal surf allo snorkeling (specie di immersione subacquea), ma perfino andare in bici o passeggiare sulla pista "Maremonti" che permette di godere di un panorama spettacolare, lasciandosi accarezzare da una leggera brezza marina e coccolare dal dolce rumore delle onde.

Adorerei passare un'estate in mezzo a queste meraviglie, vivendo la vita ligure, mi hanno sempre detto che ogni sogno è raggiungibile perciò non vedo l'ora!

dal film della Disney "Luca" ambientato in Liguria, abbiamo parlato delle Cinque Terre, chissà di cosa parlerà il prossimo articolo?

"Se possiamo salvare qualcuno, tutto il resto è secondario" Anna Frank

27 GENNAIO, GIORNATA DELLA MEMORIA

Si tende sempre a ricordare, senza però provare a capire il dolore di quel tempo, di tutte le vite spezzate.

Davanti a tutto ciò che viene riportato dal passato, ci mutiamo, non sappiamo che dire, ogni anno, lo stesso giorno, ricordiamo qualcosa di terribile, ma non capiamo.

Non capiamo, non potremmo mai capire, perchè non proviamo quel dolore. Si tende dunque a ricordare, una sola volta all'anno con un immagine, un film, un video. Qualcosa che andrebbe ricordato ogni giorno, in tutto il mondo. Ha molta importanza, sono successe cose così crudeli, che non andrebbero mai dimenticate. Perciò "più che ricordare, è meglio NON DIMENTICARE", per non commettere ciò che è già accaduto, un dolore che deve essere ricordato da tutto il mondo, qualcosa di terribile, che non possiamo per nulla al mondo, fare si che accada di nuovo.

LUCA: la meravigliosa favola italiana del 2021

Luca, il film Disney-Pixar ambientato nell’incantevole cornice delle Cinque Terre, è stato il film più visto dell'anno 2021.

"Questo film parla delle amicizie che ci cambiano la vita. È una lettera d’amore alle estati della nostra giovinezza, quegli anni formativi in cui ciascuno scopre se stesso. " Enrico Casarosa, regista di Luca

 "LUCA" ha letteralmente spaccato la piattaforma streaming di Disney Plus, più di 10 miliardi di riproduzioni in tutto il mondo.

Bene, ma scopriamo il perchè questo cartone animato è stato così tanto amato : ambientato nella Genova degli anni Sessanta, il film racconta di un'amicizia, protagonista è Luca, un piccolo mostro marino che è curioso di scoprire il mondo umano e conosce un suo simile e coetaneo, Alberto, che lo accompagnerà in questa avventura. I due conoscono Giulia, che li farà catapultare nella realtà Italiana del paesino di Portorosso (nato dalla fusione dei nomi di Porto Venere e Monterosso al Mare, due comuni in provincia di La Spezia). La storia si concentra su questa sfida, che i due bambini dovranno affrontare per la tanto amata Vespa.

A mio avviso, è uno dei cartoni animati più belli tra gli ultimi usciti della Disney, non solo ho apprezzato che tutto il film è interamente ambientato in Italia, ma anche per il fatto che è un vero specchio della realtà più bella italiana. Magnifica è la storia che racconta, un'amicizia fantastica dove tutti ci sentiamo toccati, parla proprio di quell'amico che abbiamo conosciuto così per caso, con cui ci siamo sempre divertiti ma con cui abbiamo anche capito la vera amicizia.

Anche i personaggi del Film rispecchiano noi Italiani, è molto facile immedesimarsi in un personaggio della storia! Io ad esempio mi sono molto ritrovata in Giulia, l'amica dei due protagonisti. Questo trio di personaggi, pieni di spontaneità e allegria, sono senza dubbio la forza trainante del film, che riesce a coinvolgere a pieno lo spettatore.

Perciò, che aspetti a gustarti questo film in questi giorni? un cartone animato che ti riporterà ai ricordi delle tue vacanze, ai ricordi della tua estate, anche se sei sotto le coperte a gustarti una cioccolata, che aspetti?

Se non lo hai ancora visto, rimedia subito! Un film che riavvolge l'anima e scalda il cuore, un inno all' amicizia e alla felicità, una vera e propria cartolina da Genova.

"LUCA" si trova su Disney Plus, gustatelo con la famiglia, con gli amici, o con una tazza di the o una semplice cioccolata con panna, o se proprio vuoi restare a tema, una bella coppa di gelato, anche se siamo a Gennaio, che importa?

Buona Visione!

Sono Ilaria. Ho due splendidi figli e un lavoro che mi piace molto. Ho avuto una vita abbastanza movimentata ed in salita. Ho tante responsabilità sulle spalle ma ammetto che i miei ragazzimi ripagano di ogni sacrificio. Il mio tempo libero è davvero poco, ed è per questo che mi piace passarlo con persone che meritano e per cose che valgono la pena. Ecco perchè ho deciso di far parte dell'associazione Il sogno di Giulietta. Più che una frase che mi rappresenta, ho un motto: NEVER GIVE UP

A volte mi basta incrociare il tuo sguardo per capire se tutto sta funzionando correttamente. Ieri è stato un nuovo inizio. Non so dove ci porterà questa volta, ma averti ad un passo equivale a sentirmi serena.

Sono una persona estremamente positiva e solare. Appassionata di diritto ed esoterismo. Adoro leggere ed immergermi completamente in qualsiasi tipo di racconto. Amo stare a contatto con la natura, fare passeggiate con i piedi nell’acqua e raccogliere conchiglie: per questo motivo ho deciso di vivere al mare. La frase che più mi rappresenta e che mi è particolarmente cara è: “I capelli sono un’estensione dell’anima”. Francesca

NOI...

Ma chi sono i pilastri dell’associazione “Il sogno di Giulietta”?

Per farvele conoscere ho chiesto loro una foto, una descrizione ed una frase che le rappresenta…

Sarà per me un piacere giorno per giorno presentarvele. Come più volte detto, vero che è un hobby, una passione… ma dietro ci vogliono impegno, serietà, determinazione, idee e tempo. Questo ci porta ad ottenere risultati piacevoli e vorremmo farci conoscere sempre di più.

Seguiteci: @ilsognodigiulietta -  www.ilsognodigiuliettaevent.it e sulla pagina Facebook Il sogno di Giulietta

Silvia&Valentina e l'associazione Il sogno di Giulietta - le interviste curiose di Maria Elena Gandolfi

Descrizione dell'episodio

Quattro chiacchiere con Silvia Guglielminpietro e Valentina Beltrami dell’associazione "Il sogno di Giulietta", un’associazione culturale senza scopo di lucro nata dal loro incontro nel meraviglioso Castello di Vogogna che si occupa di promuovere la lettura con incontri, presentazioni di libri, altre attività tra cui la rassegna "Donne che ispirano le donne", che quest’autunno volge alla sua terza edizione. 4Chiacchiere, le interviste curiose. Mi chiamo Maria Elena Gandolfi, sono giornalista e mi occupo di comunicazione, per contattarmi puoi scrivere a 4chiacchiere@blu.it Seguimi anche su Instagram @4_chiacchiere_podcast

https://open.spotify.com/episode/3ZPZbXSzPZ8R0RCLOQoT6o?si=aTI8dxbJRyey3vF6DWPJSQ&dl_branch=1

Oggi mi hanno detto che scrivo bene. Non per la mia grafia (pessima e tondeggiante). Credo per il modo in cui mi esprimo. Scrivere è sempre stato il mio mezzo di comunicazione preferito. Vuoi per il mio carattere che, al primo impatto mi fa risultare stronza (a volte, in base a chi mi trovo di fronte...continuo ad esserlo). Vuoi che poi mi ritrovo, nonostante tutto, ad essere insicura e timida (ebbene si!!) scrivere rientra più nelle mie corde piuttosto che parlare. Spesso mi sono ritrovata ad usare carta e penna per sfogarmi. Fogli su fogli che poi rinchiudo in una scatola e li rimangono. Ne ho trovati tanti durante il mio ultimo trasloco. In questi giorni mi sono trovata a fare I conti con me stessa. Ancora una volta. Dicono che ogni sette anni il ciclo della vita si rinnova (o qualcosa del genere): se mi fermo a pensare il mio deve avere un metabolismo molto più veloce perchè mi sembra che ci mette molto meno a decidere di scombussolarmi. Ricordo una frase che mi è capitata sui vari social: Mi sento come se il mondo volesse vedere fino a che punto resisto . Non di certo perchè ho problemi che non si possono risolvere… Io non so nuotare. In verità ho proprio paura dell’acqua (mi lavo, tranquilli!). Difficilmente entro in un lago, mai in un fiume, al mare solo se saldamente ancorata ad un enorme salvagente. Ma quando mi fermo in periodi come questi mi sento in balia delle onde, e frantumata sugli scogli. Boccheggio. Chiedo aria. Eppure io lo adoro il mare. Mi dà pace. E’ il mio luogo sicuro. Seduta sulla sabbia a guardare le onde che arrivano e si ritraggono. Questi sono giorni difficili. Giorni di cui non ho voglia di parlare. Giorni in cui sto cercando di incastrare i pezzi dei puzzle che sono usciti dalla scatola creando confusione. La mia persona ha smarrito la strada. Paura di non essere all’altezza, di sbagliare, dell’apatia. I social mi stanno rendendo la strada più complicata. Mi deconcentrano. Non ho mai avuto un buon rapporto, in particolare con facebook. Chi mi conosce bene sa anche il perchè di questa mia ripugnanza. Non si pensa alle conseguenze di un like, di un commento. Lo si fa in leggerezza. Come se fosse normale uscire un pomeriggio e dare una pacca sul culo alla ragazza che si mette in mostra, tette al vento, sul lungolago. Tanto è un social. Invece, capita che, in alcuni casi, in particolari momenti, in alcune situazioni… non è solo un social. Mi levo. Poi ti viene da riflettere, sul tempo. Su come lo si può investire. Se al posto di fissare lo schermo del telefonino, si può cercare di recuperare il tempo perso. Se al posto di mettere like a tette, culi e tartarughe, si può fare quella telefonata, mandare quel messaggio. Bere un caffè guardandosi negli occhi. Tutti meritiamo di avere accanto qualcuno che si accorga di come ci sentiamo dentro. E non lo dico solo di me. E’ reciproco. Io non so nuotare. Ma se ho vicino qualcuno che mi dà fiducia, ci entro nel mare. Sono giorni difficili. Sto cercando di somatizzare errori che non avrei voluto fare. Il bivio che mi sbatte di fronte ad una scelta. Stanchezza, voglia di non pensare. Voglia di sedermi su quella spiaggia e fissare le onde che vanno e vengono. I rumori, I profumi e tornare a sorridere spensierata.

La primavera è un’opera teatrale in più atti. Ogni giorno c’è l’entrata in scena di un attore diverso. Una gemma che si apre, una rondine che appare, un fiore che sboccia, una foglia che si schiude, una luce che brilla. (Fabrizio Caramagna)

Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle. (Denis Waitley)

«I calzini non bastano mai» disse Albus Silente. «È passato un altro Natale, e nessuno mi ha regalato un solo paio di calzini. Chissà perché a me regalano soltanto libri».

#unlibroindiretta Massimiliano Ossini "Le montagne rosa"

ricordi...

There Goes My Miracle!

"Non puoi chiedere all'altro di essere perfetto." Che frase importante detta per raccontare una storia d'amore. L'articolo cita all'inizio anche: ...voci di tradimenti, crisi di mezza età, gelosie sentimentali e artistiche: come il titolo del singolo There Goes My Miracle, si potrebbe dire che sono insieme per miracolo!.. -  Mi fermo, sorrido: è la mia canzone preferita. (Andiamo bene!). Proseguo la lettura. Voglio capire come fa (e perché) una Donna a tenere insieme una storia. Sconfigge il pregiudizio. Salva il Boss dalla depressione. Protegge il matrimonio dall'infedelta'. Ora rifletto. Forse ho capito, il segreto, comunque vadano le cose, è "esserci". Sia nel bene che nel male. Esserci a doppio senso, io per te, tu per me. Scegliere. Stringere i denti. Se ne vale la pena. Confrontarsi. Capirsi. Raccogliere i pezzi che si frantumano e ricomporre il tutto. Se ne vale la pena. Odiare l'imperfezione dell'altro ma cercare di comprenderla. Darsi la mano. Tendere la mano. Bisogna essere in due. 💗

"La verità è che il Cappellaio e Alice erano innamorati, ma erano di due mondi completamente diversi. Eppure nessuno si dimenticherà mai dell'altro e si sono promessi che un giorno si rincontreranno. Si dice che lui e' diventato matto, ma di lei, è che lei lo sogna ogni notte. Si sono lasciati qualcosa di indelebile dentro, qualcosa che neanche la pazzia potrà cancellare. "


Se una notte di giugno potesse parlare, probabilmente si vanterebbe di aver inventato il romanticismo. (Bern Williams)


UNA STORIA STRAORDINARIA (Diego Galdino)

Il profumo è come la voce dei cantanti, tipo quando ascolti una canzone alla radio che non avevi mai sentito prima e non hai alcun dubbio su chi sia a cantarla... Il profumo è importante, perché sarà una delle cose che ti distinguerà da tutti gli altri che gravitano nella sua vita... E' il suo profumo, questo è il suo profumo. Sarà uno dei tanti modi per tenerti vicino anche quando non ci sei. Te lo farà spruzzare sul suo peluche preferito, quello che tiene nella sua camera, sopra il letto, da quando era bambina. Te ne farà mettere un pò sulla sua sciarpa, così quando farà freddo, avrà l'impressione che sarai tu a scaldare il suo corpo con un abbraccio. Lo comprerà pe sé stessa, di quelli piccoli, da tenere nella borsa, per sentirti sulla pelle, lì propio lì, sotto al polso immaginando che siano le tue labbra a baciare quel pezzetto di pelle, aspettando che baci tutto il resto per davvero. Il profumo è importante, devi sceglierlo bene... Perché servirà a far ricordare che tu esisti, che sei esistito, ti renderà indimenticabile... Senza bisogno di far niente. Il profumo, è vero, non è tutto, non è la cosa più importante, non lo puoi vedere, non lo puoi tenere nel portafoglio, o sul telefono. Il profumo è solo nell'aria, nel core, nella mente, però il profumo è come l'amore... quando se ne va... O come Roma quando la lasci... Ti resta dappertutto.


I sogni sono le illustrazioni del libro che la tua anima sta scrivendo su di te.


Tempo perduto...

Fu così che imparai lentamente a costruirmi una mia vita, ma a costo di fiumi di lacrime, un'infinità di errori e un cuore spezzato più e più volte. E il prezzo che pagai per il tempo perduto fu... il tempo perduto. Puoi sperperare il tuo capitale, se hai la fortuna di averne accumulato, e poi riconquistarlo. Puoi rovinarti la reputazione e poi, con impegno e pazienza, recuperarla. Ma il tempo... il perduto rimane tale per sempre. (Bruce Springsteen - Born to run)


Il cuore di un uomo è simile al mare: ha le sue tempeste, le sue maree e nelle sue profondità ha anche le sue perle. (Vincent van Gogh)


14 febbraio --- L'amore conforta come la luce del sole dopo la pioggia. William Shakespeare


E quel pomeriggio di pioggia lo aveva passato seduta su quel seggiolino di plastica (pagato troppo per essere di plastica) con i piedini gelidi, a rincorrere con lo sguardo quel mondo che non era suo, ma che negli ultimi mesi le aveva fatto vivere tante emozioni. Si era accorta, seduta lì, che la sentiva tutta la mancanza di lui. Che non era la stessa cosa. Che le piaceva scrutare il suo sguardo. Le piaceva aspettare i suoi commenti. Ascoltare le sue emozioni. L'indecisione del non chiedere... oppure chiedere e farlo arrabbiare. Era diverso. E li seduta su quel seggiolino di plastica, pagato troppo, ha vissuto la sconfitta. Per averlo cercato con lo sguardo ancora una volta e aver capito che doveva lasciarlo andare. Insieme a tutto quello che non era mai stato. Insieme a tutto quello che non potrà mai essere. Con la delusione. Per lei resterà sempre quello là... che la faceva sorridere. Quello là... simile a lei.

pomeriggio di pioggia...

Fidarsi di qualcuno è come tenere dell’acqua nelle mani chiuse a coppa: è facile perderla irrimediabilmente. (Ken Follett)

In questi giorni mi sono chiesta più e più volte cosa vuol dire "non avere più fiducia". E' quella sensazione strana che senti nella pancia quando ti relazioni con una persona. Con una persona a cui tieni. E' quella sensazione... "cavolo mi manca la terra sotto i piedi" quando ti accorgi che stai mettendo in dubbio quello che sta dicendo. Quando ascolti le sue parole, ma in realtà ti stai già facendo un film per scoprire se è la verità quella che esce dalla sua bocca. Il rimedio c'è? Si puo' tornare ad avere fiducia in una persona? Quella smisurata capacità di affidarti completamente, quella capacità di essere "certa" e "sicura" di te, di lui, di voi? Come si fa? Sono giorni che ci penso. Che voglio cercare di capire cosa ha fatto scattare in me tutte queste perplessità, che in fin dei conti ti fanno semplicemente vivere male. Sono indecisa: il confronto serve oppure no?

Silent book

Ieri sera sono stata per la mia "prima volta" ad un Silent Book!

Di cosa si tratta?

Il Silent Book Club sceglie una location ed organizza l'evento. 

Indispensabile portare con sè un libro (io sto leggendo "Resti? Sei l'attimo che mi cambia la vita" di Riccardo Bertoldi).

All'arrivo io e la mia amica siamo state accolte dall'organizzatrice dell'evento (in verità tipo check in... ha semplicemente chiesto i nomi per accertarsi della prenotazione). Ci siamo poi spostate nel locale cucina (la location era un b&b) dove era stato allestito un buffet.

In effetti la descrizione dell'evento diceva: ""Porti il tuo libro– giallo, romanzo, saggio, quello che vuoi tu - prendi un bicchiere, fai due chiacchiere, scambi due parole sul libro che hai portato. Un libro e un bicchiere aiutano anche i timidi! Poi leggiamo in santa pace, ciascuno il suo libro: - 18.00-18.30 Arrivi, prendi un bicchiere, fai due chiacchiere - 18.30-19.30 Si legge, in silenzio - 19.30-20.00 Ancora chiacchiere. O leggi … Insomma, spegni il cellulare, ti prendi un po' di tempo solo per te e incontri altri lettori e lettrici. Se hai un libro che vuoi scambiare o prestare, porta anche quello (il vino lo mettiamo noi). ""

Quando è scattata l'ora X... ciascuno ha scelto un posticino, una sedia... e abbiamo iniziato a leggere! In principio il silenzio non regnava sovrano. Qualcuno bisbigliava, qualcuno scattava fotografie, qualcuno mangiava e beveva ancora.

Sinceramente ad un certo punto ho abbandonato il campo: non mi sono sentita a mio agio, non perchè ero circondata da altre persone (adoro, per esempio, leggere in treno) ma per l'atmosfera che ho respirato.

Per me leggere significa entrare nel cuore del libro, fondermi con le pagine. Percepire i movimenti dei personaggi, le espressioni. Essere li accanto a loro in ogni azione. Il minimo elemento di disturbo mi distrae e mi fa perdere la magia.

E voi avete mai partecipato ad un "Silent Book"?

 

 



La vacanza. Nuovi sorrisi, nuovi luoghi da vedere e amare, nuove risposte da scoprire e da vivere. Il sogno di Giulietta augura a tutti buone vacanze!!


Nei giardini del castello di Vogogna

Due scrittori a confronto Silvia Zucca (Il cielo dopo di noi) & Mirko Zullo (nonnasballo) che hanno saputo suscitare belle emozioni in una piacevole serata estiva organizzata nei giardini del castello di Vogogna. Ad "arbitrare" l'incontro la giornalista Maria Elisa Gualandris (I libri di Meg).


NOTTE ROMANTICA 2019

Sabato  22 giugno, giorno successivo al solstizio d'estate, per gli innamorati (e non solo) è stata una notte speciale:

La #notteromantica2019 

Ai piedi del Castello di Vogogna, su iniziativa dei borghi più belli d'Italia la Notte Romantica è giunta alla sua quarta edizione. Spettacoli gratuiti si sono alternati per allietare i numerosi ospiti presenti. L'apericena sulle note dei Confine di Stato. Le perfomance di danza e fuoco dei L'Una Circo. All'interno del Castello le poesie di Chiara Cucchi interpretate con magistrale bravura da Silvana Filippelli ed il concerto degli Aristocats Quartet che con le loro note jazz hanno incantato gli ospiti.

Un evento magico, in una notte magica. 


Giugno. 8 my bday

E' il mese dell'estate, ed è anche il mese del mio compleanno. Da un po' di anni a questa parte adoro "scappare" per qualche giorno. Mi è capitato anche di dedicarmi del tempo in solitaria. Che ad alcuni può sembrare triste: il giorno del tuo compleanno da sola? In verità qualche volta fa bene. Chi vuole ricordarsi di te lo fa anche se sei lontana. Per i miei 44 (accipicchiolina) ho scelto le colline del Monferrato. Pace e tranquillità. Buon vino, buon cibo. Buona compagnia. Il Resort che ci ha ospitato (la Canonica di Corteranzo a Murisengo) ci ha accolti con una frase: Niente. Potete anche decidere di fare niente. Ed è stato quello che abbiamo deciso di fare. Immergerci in una bolla. Cercare di non pensare troppo. Rilassarci. Ed è stato un buon compleanno.

 


Appunti di aprile

Il mese di aprile mi ha regalato due eventi meravigliosi. Il 4, dopo un lungo corteggiamento, sono riuscita ad ospitare Leonardo Colombati: uno dei migliori giornalisti contemporanei, nasce a Roma nel 1970. Ha pubblicato i romanzi Perceber (Sironi, 2005 - Fandango, 2010), Rio (Rizzoli, 2007) e Il re (Mondadori, 2009). Ha curato i volumi Bruce Springsteen: Come un killer sotto il sole. Il grande romanzo americano (Sironi, 2007) e La canzone italiana 1861-2011. Storia e testi (Mondadori-Ricordi, 2010). Direttore della rivista "Nuovi Argomenti", nel 2016 ha fondato con Emanuele Trevi la scuola di scrittura Molly Bloom, che dirige. Scelgo di invitarlo per la presentazione del libro principalmente per un regalo a Riccardo. Portare una piccola parte di Bruce Springsteen vicino a lui era per me molto importante. Per capire come si poteva impostare la presentazione di un libro così "dettagliato" sono andata a Bergamo. L'atmosfera che ho respirato mi ha proiettato in un mondo a me quasi sconosciuto, ma mi ha appassionata. La sera in cui è arrivato a Verbania era uggiosa. Il calore che lo ha accolto, la musica di Lorenzo Bertocchini e la passione che ha messo nei suoi racconti hanno contribuito alla buona riuscita: una bella serata tra amici.

Sabato 6 aprile, invece, è andata in scena l'eleganza e la professionalità di Marina Di Guardo. Donna speciale, preparata. La sua chiaccherata con Maria Elisa (I libri di Meg) sul nuovo thriller "La memoria dei corpi" ha ipnotizzato i numerosi presenti. 


Senti il profumo della primavera... in verità dovrebbe essere quello dell'estate ma in questi mesi va un po' tutto a rilento.

I miei "sogni" invece corrono. I progetti prendono forma.

Vi anticipo che il 22 giugno "Il sogno di Giulietta" sarà in prima fila a Vogogna per "La notte romantica nei borghi più belli d'Italia".

Io e Valentina abbiamo pensato ad un potpourri di piccoli graziosi eventi: la dolcezza, l'amore, la passione.. tanti cuori. E... vi svelo un segreto: anche ad un momento speciale (e divertente) dedicato ai single, cosa può essere più romantico dell'incontrare l'anima gemella in una notte romantica?

I miei occhi hanno già preso la forma di due cuoricini. Non vedo l'ora. Prendete nota. Io vi terrò aggiornati.

#borgoromantico2019 #savethedate 

 

 







"un libro alla radio"

Eloisa Donadelli è stata ospite della rubrica "Un libro alla radio" su Rvl LaRadio.

Intervistata da Maria Elisa Gualandris de "I libri di Meg".

Potete ascoltare l'intervista alle frequenze VERBANO 99.4. CUSIO 99.4. OSSOLA 90.2 – 96.2. PROVINCIA DI NOVARA 99.4

Oppure in streaming tramite il sito rvl.it o con la App di Rvl La Radio, scaricabile gratuitamente dagli stores.



Lei è Carlotta Beltrami. Dialogherà con l'autrice Eloisa Donadelli e con Arianna Pozzi. Carlotta è laureata in Scienze politiche, economiche e sociali per la globalizzazione. Collabora con un settimanale locale. Quando l'ho conosciuta ho capito che poteva nascere una collaborazione. E' una ragazza delicata ma al tempo stesso determinata, forte e con molto spirito di iniziativa.


Le voci delle betulle - presentazione romanzo d'esordio di Eloisa Donadelli

Bernadette vive da sempre con un peso inspiegabile sul cuore, un senso di vuoto che le fa mancare l’aria all’improvviso nonostante l’abbraccio caldo della famiglia, e che cerca di colmare con il suono del suo violoncello. Finché, un giorno, un oggetto stonato rinvenuto sul pavimento di casa rivela una verità affilata, che squarcia il velo di purezza della sua vita. E il dolore la getta in un crepaccio senza appigli, di quelli che si insidiano nei ghiacciai delle Alpi che fanno da contorno al paesino di Cimacase, dove lei da Milano si è trasferita per amore. Una notte, in cerca di ossigeno fresco, Bernadette si addentra nei boschi e scopre una radura protetta da un recinto di betulle. Lì, in una casa di sasso, vive Giosuè, un pastore solitario, un uomo anziano che si è fatto eremita per proteggere i ricordi. In paese lo chiamano "il re delle betulle": dicono che I suoi consigli siano un balsamo per le ferite dell’anima; dicono che sappia leggerti dentro, ma che non tutti riescano a trovarlo. Parla poco, ma conosce la saggezza degli alberi e sa ascoltare. Grazie a quell’incontro, Bernadette troverà la chiave per spalancare una porta sul suo passato, sulla storia della sua famiglia e sul mistero delle sue origini.


Le voci delle betulle

Se l'amore vero ti passa accanto, il cuore se ne accorge. Le convenzioni spariscono e la vita sposta il baricentro. Si diventa leggeri e invincibili.

Eloisa Donadelli, nata a Morbegno nel 1975, ha vissuto un anno negli Stati Uniti, dove si è diplomata alla Lincoln High School di Sioux Falls. Laureata in lingue e letterature straniere all’Università Statale di Milano, ha collaborato con il quotidiano La Provincia di Sondrio , per poi dedicarsi all’insegnamento, professione che svolge tuttora in un liceo linguistico. La passione per la montagna è un retaggio di famiglia. Dopo aver scritto un libro per ragazzi ( Agostino Pizzoccheri e la biomagia , Edizioni Il Ciliegio), esordisce ora nella narrativa con Le voci delle betulle. Scrive di notte, quando i suoi bambini dormono.

Sabato 30 marzo sarà ospite alla biblioteca di Ornavasso. 

-- save the date --


Topolino

Prima di Natale sono stata contattata dalla giornalista Tiziana Colombo: doveva preparare un pezzo su Topolino. È stato divertente aiutarla a scrivere del mio fumetto preferito, con questi personaggi si vivono storie fantastiche...

Ecco parte dell'articolo pubblicato la scorsa settimana su Eco Risveglio. 

 



Donne

“Mi sono seduto nella sala d'attesa. C'era una ragazza che sfogliava senza interesse una rivista. Mi piace stare in una stanza con una donna. Anche quando prendo il treno, se entro in uno scompartimento e ci trovo una donna sono più contento. E se non c'è continuo a cercare finché la trovo. Non è che poi le rivolgo la parola, o ci parlo, o ci provo per forza, anzi, ma mi piace che sia lì. Mi piace la loro compagnia anche se silenziosa e sconosciuta. Le donne sono belle da respirare.” (Fabio Volo)



Donne che ispirano le Donne

Donne che ispirano le Donne…. buona la prima!

Parlo da organizzatrice (alle prime armi): per me è stato un successo! L’idea partita in sordina, davanti ad una tisana con una amica, Manuela, è stata sottoposta all’assessore alla cultura del Comune di Vogogna, Laura Filippa, che ringrazio, ed è piaciuta.

Domenica 18 novembre al Castello di Vogogna si è svolta la rassegna “Donne che ispirano le Donne”, la prima edizione.

C’è stato un susseguirsi di pubblico già dall’apertura e tutti gli interventi sono stati ascoltati attentamente.

- La delicatezza di Silvia Giudici (dell’Erboristeria Armonie del Lago, di Mergozzo) nell’esporre il “mondo della floriterapia”.

- Le parole della scrittrice Silvia Montemurro che dialogando con Manuela Colla ha fatto incuriosire presentando il suo ultimo libro “La casa delle farfalle”.

- Silvia Pirinoli con il suo progetto “Orto Finanziario” ha toccato un argomento impegnativo: la finanza ed il denaro. Per poi commuoversi all’arrivo di Matilde, la sua meravigliosa bimba.

Il pomeriggio è proseguito con la presentazione del libro di Stefania Scalabrini: Un giardino di rose e di viole. Il suo intervento è stato affiancato dal professor Paolo Crosa Lenz, illustre storico del nostro territorio. Entrambi hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico facendo riflettere sul tempo della Grande Guerra.

A chiudere la kermesse la presentazione del romanzo "Il cielo dopo di noi" di Silvia Zucca, che nel primo pomeriggio è stata anche ospite della rassegna letteraria Bookcity a Milano.

L’evento ha anche ospitato l’apicoltura di Benoni Mattia (Crodo) presente Debora con Alice e Lucia e la Libreria La Pagina di Villadossola con Lara.

E’ stato dato spazio anche ai più piccoli con la preziosa collaborazione delle ragazze di Fera Teatro.

Se mi è possibile vorrei fare dei ringraziamenti, che non sono di rito ma reali.

Grazie al pubblico che è intervenuto, che ha apprezzato (che ha criticato) e ha avuto pazienza.

Grazie all’amministrazione comunale, all’assessore alla cultura Laura Filippa, ad Acoi.

Grazie a Valentina Beltrami. A Cristiana, a Clelia.

Grazie a Lara ed alla sua libreria.

Grazie a Silvia Giudici, Silvia Pirinoli, Silvia Montemurro e Silvia Zucca. Grazie a Stefania Scalabrini, al professor Paolo Crosa Lenz, a Manuela. Grazie a Debora e a Mattia.

A Paola e Fera Teatro.

Grazie ai giornalisti (per il prima e per il dopo evento).

Grazie alla mia famiglia, alla mia dolce Alessia e Riccardo.

Ad Antero, agli amici.

Grazie veramente a tutti. 


Silvia Montemurro

"Le persone che abbiamo amato tornano sempre da noi. Trovano il modo. Qualche volta hanno le ali di una farfalla. Qualche volta ti scuotono ciocche di capelli insieme al vento. Qualche volta vedi il loro sorriso riflesso nel lago. Senti la loro carezza in un raggio di sole o una goccia di pioggia. Le persone che abbiamo amato non ci lasciano mai per davvero."

Silvia Montemurro e il suo nuovo romanzo “La casa delle farfalle”, editore Rizzoli, sarà mia ospite il 18 novembre al Castello di Vogogna all'evento "Donne che ispirano le Donne".

Silvia è nata a Chiavenna la notte di san Lorenzo del 1987. Collabora con il settimanale “Confidenze” come scrittrice di racconti e storie vere. Il suo romanzo d’esordio, L’inferno avrà i tuoi occhi (2013) è stato segnalato dal comitato di lettura del Premio Calvino. Nel 2016 ha pubblicato il romanzo “Cercami nel vento” e nel 2017 la trilogia “Shake my colors”. “La casa delle farfalle” vince il primo premio al Cinema e Libri On The Road, premio Paolo Villaggio, il testo più adatto secondo una giuria di settore, per essere presentato a case di produzione cinematografiche. In questo romanzo ricco di grazia e femminilità si intrecciano due storie mozzafiato, dal passato ai giorni nostri. Perché la forza dell’amore, quello vero, non si dissolve con il trascorrere degli anni ma perdura nel tempo.

Quando il tuo cuore è messo a dura prova, quando le amiche non sanno più cosa dirti e tu a che santo votarti, c’è sempre qualcuno pronto a venirti incontro con l’astrologia.

Silvia Zucca

Non ho avuto dubbi quando ho invitato Silvia a presentare il suo nuovo romanzo “Il cielo dopo di noi” - Casa editrice Nord - all'evento "Donne che ispirano le Donne" che andrà in scena il 18 novembre al Castello di Vogogna. Piacentina di nascita ma milanese di adozione, Silvia sognava fin da bambina di raccontare storie. Laureata in letteratura inglese e con un diploma in cinematografia e linguaggi televisivi, ha lavorato per diversi anni in televisione, ma ora si dedica interamente ai libri, scrivendo, traducendo e collaborando con diverse case editrici. “Guida astrologica per cuori infranti” (Editrice Nord), il suo primo romanzo, si è imposto come caso editoriale nel mondo ed è stato tradotto in 16 paesi. “Il cielo dopo di noi” racconta la fragilità della vita e la forza dei legami familiari, e sta già riscuotendo un ottimo successo di critica e di pubblico.

Qualsiasi cosa tu possa fare o sognare di fare, comincia a farla... nell'audacia c'è genio, potere e magia. (Goethe)

Le essenze floreali come dolci compagne di viaggio nella vita di ogni Donna.

Ho sempre pensato che sono i libri che ti scelgono. Mai il contrario. Arrivano a te perché ti devono aiutare, devono spiegare, devono arricchirti... "La piccola erboristeria di Montmartre" di Donatella Rizzati, per esempio, ha fatto in modo che io potessi avvicinarmi al mondo dei Fiori di Bach e, di conseguenza, mi ha fatto incontrare e conoscere Silvia Giudici (consulente in floriterapia e titolare dell'Erboristeria Armonie del lago di Mergozzo) che è diventata una cara e preziosa amica. 

Il primo intervento in "Donne che ispirano le Donne" - il 18 novembre, al Castello di Vogogna - lo farà lei: racconterà "Floriterapia al femminile, le essenze floreali come dolci compagne di viaggio nella vita di ogni Donna". 

Talk about a dream. Try to make it real. (Badlands - Bruce Springsteen)


Siamo come nuvole in tempesta. Seminiamo pioggia per ritrovare il sole...

Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà. (Antoine-Marie Roger de Saint-Exupéry)


The running princess

"Io scelgo d'impulso, vivo pienamente. Comunico, mi arrabbio e amo finché la mia marmellata non ha il profumo dolce della libertà. La Marmellata di Vita non si mette in vasetto, ci si fa il bagno".

Carlotta Montanera, vive a Torino ed è nata in Valle d'Aosta. Blogger per passione, maratoneta per amore - della corsa - running motivatore e autrice di "The running Princess". Da alcuni anni si occupa di accompagnare a correre tutte quelle persone che pensano di non poterlo fare o che "la corsa non faccia per loro". Oggi corrono tutte. Carlotta è convinta che la corsa possa cambiare in meglio la vita delle Donne soprattutto e proprio per le Donne ha scritto "The running princess": una guida, una mappa per correre felici.

Cristina Caboni e la rilegatrice di storie perdute

Tu chiamale se vuoi...emozioni! Quando Michela mi ha suggerito la lettura di "Il sentiero dei profumi" non avrei mai pensato di arrivare a vivere la felicità di oggi. La dolcezza delle parole di Cristina Caboni e' affascinante. Il percorso che mi ha portato ad organizzare la presentazione del suo nuovo libro "La rilegatrice di storie perdute" è stato un mettermi alla prova che mi ha dato delle soddisfazioni, che mi ha fatto credere, nuovamente, in me stessa. Certo, senza la fiducia di Garzanti (Rosanna Paradiso), la disponibilità di Daniele Massoni (che mi ha concesso come location la Profumeria Miki2 di Stresa), la preziosa preparazione di Manuela Colla che ha dialogato con Cristina in maniera eccellente, l'aiuto materiale di Federica Tettamanti per l'allestimento delle vetrine (ha saputo perfettamente riportare il messaggio che si voleva trasmettere), la tecnica di Ilaria Zanetta per le locandine... nulla sarebbe stato possibile. Per questo non posso far altro che dirvi grazie. Per aver reso speciale questa giornata. Grazie a chi ha partecipato. Perchè ho visto visi amici che mi hanno sostenuta. Grazie alla mia family che è sempre in prima fila. E' stato semplicemente "bello". 💛

Il "mio" sogno di Giulietta

Il sogno di Giulietta è quel momento di creatività che ritaglio dalle mie giornate. Io sono Silvia.