“Due sono gli equilibri che occorrono: quello naturale e quello intuitivo.
Il primo è la costante rigida intorno alla quale tutto si muove: le stagioni, l’erba, gli uomini, i campi, e il secondo credo sia nella capacità di ricredersi, per raccontare con occhi nuovi il tempo delle piccole cose.”
Valeria Tron è nata in Val Germanasca, dove vive per buona parte dell’anno.
Cantautrice, è stata finalista al Premio Tenco. E’ illustratrice, mediatrice culturale e artigiana del legno.
“L’equilibrio delle lucciole” è il suo primo romanzo: edito da Salani, Le Stanze.
Una lettura intensa. Riga dopo riga. Un’esperienza che “costringe” a tratti a guardarsi dentro con totale sincerità. Un dialogo naturale che spontaneamente emerge.
C’è vita. C’è casa. C’è Meizoun.
Tradizioni, scatole, viaggi, ricordi. Sentimenti. L’uso del patois. Un equilibrio perfetto.
“Ogni punto di partenza ha bisogno di un ritorno. Meizoun”.
L’equilibrio delle lucciole è proposto da Vivian Lamarque al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:
«Proveniente dalla Val Germanasca, Tron ha dato voce alla sua gente e alla sua terra, alla comunità valdese e a un’intera cultura poco conosciuta. In un antico borgo, ora in stato di semi-abbandono, durante una tormenta di neve il ritorno di Adelaide, poche e lontane le luci delle case. Il sottovoce del patois è forte richiamo. Quando risuona, il lettore inizialmente si giova della traduzione come di sottotitoli, col procedere può ignorarli, a fine libro ha imparato una lingua. E ripassato quella remota dei passi nel ghiaccio, tra le case di pietra, e quella della legna che brucia nelle stufe. Scrittura con forza, ricerca personale di una memoria collettiva (perme, leggendo, quella della mia originaria valdesità, ma questo non c’entra). Avrei però titolato diversamente, senza lucciole. E, in patois: Meizoun, casa.»
Incontreremo la scrittrice, sabato 11 marzo alle ore 16:00 a Palazzo Pretorio a Vogogna (centro storico).
A dialogare con lei Lara Fasoletti, della Libreria La Pagina di Villadossola.
*La Trama:
Ogni punto di partenza ha bisogno di un ritorno. Per riconciliarsi con il mondo, dopo una storia d'amore finita, Adelaide torna nel paese in cui è nata, un pugno di case in pietra tra le montagne aspre della Val Germanasca: una terra resistente dove si parla una lingua antica e poetica. È lì per rifugiarsi nel respiro lungo della sua infanzia, negli odori familiari di bosco e legna che arde, dipanare le matasse dei giorni e ricucirsi alla sua terra: 'fare la muta al cuore', come scrive nelle lettere al figlio. Ad aspettarla - insieme a una bufera di neve - c'è Nanà, ultima custode di casa, novant'anni portati con tenacia. Levì, l'altro anziano che ancora vive lassù, è stato ricoverato in clinica dopo una brutta caduta. Isolate dal mondo per quattordici giorni, nel solo spazio di quel piccolo orizzonte, le due donne si prendono cura l'una dell'altra. Mentre Adelaide si adopera per essere utile a Nanà e riportare a casa Levì, l'anziana si confida senza riserva, permettendole di entrare nelle case vuote da tempo, e consegnandole la chiave di una stanza intima e segreta che trabocca di scatole, libri ricuciti, contenitori e valigie, in cui la donna ha stipato i ricordi di molte vite, tra uomini, fiori, alberi e animali, acqua e tempo. Una biblioteca di esistenze, di linguaggi, gesti e voci, dove ogni personaggio è sentimento, un modo di amare. Fotografie, lettere, oggetti che sanno raccontare e cantare il tempo: di guerra e povertà, amori coltivati in silenzio, regole e speranza, fatica e fantasia. Un testamento corale che illumina le ombre e le rimette in equilibrio. La bellezza intensa che respira oltre la vita e rimane in attesa di parole. Tuffarsi nella memoria significa avere il coraggio di inventare un altro finale e vivere oltre il tempo che ci è stato concesso, per ritrovare il luogo intimo di ognuno. La casa.
"Risero tutti. E la felicità che quel giorno a Diamante era parsa quasi perfetta, nonostante la mancanza di suo padre, parve ricomporsi. Sembrò uscire dal forno insieme al vapore, al profumo di rosmarino, al sorriso di soddisfazione di Sabbia, l'unica a non aver mai smesso di credere ai piccoli miracoli."
Il nostro 2023 letterario si apre con la presentazione del libro "Fichi di marzo" (edito Sperling & Kupfer).
Romanzo di Kristine Maria Rapinò, editor e docente di scrittura creativa alla scuola Macondo. Ha studiato recitazione e sceneggiatura e ha lavorato per il teatro e a Cinecittà. Kristine è stata finalista al Premio Letterario Rai La Giara e concorrente del talent letterario di Rai 3 Masterpiece. Nel 2014 ha vinto il premio letterario Sandro Maria ed è stata finalista al premio Internazionale di Letteratura Città di Como.
Insieme a lei, per una piacevole chiacchierata, la giornalista Arianna Giannini (autrice di Ciao, io esco).
Vi aspettiamo il 15 gennaio alle ore 15 presso la sala della Torre di Varzo (piazza Agnesetta n.4) con la compagnia dei soci della biblioteca "prof. A. Bertocchi".
La Trama:
Per la famiglia Guerrieri, la pasta non era mai stata solo un piatto di pasta. Era un'occasione per ritrovarsi intorno al tavolo, un ricordo di infanzia, un credo tramandato di padre in figlio; il sogno di generazioni di uomini e donne, impiegate davanti alle impastatrici di quell'antico mulino, ai piedi della Majella, diventato, nel 1907, il Pastificio Guerrieri.
Nella cascina di Roccasinara in cui abitavano da sempre, Giordano Guerrieri aveva provato a trasmettere quella passione ai suoi tre figli, ma Arturo, il maggiore, era diventato uno zoologo più che meticoloso, mentre Eva aveva lasciato il nido per fare carriera a Bologna. Solo Diamante, ventisettenne troppo ribelle e studentessa fuoricorso, era stata impiegata nello spaccio del pastificio.
La morte improvvisa di Giordano, però, riporterà tutti a casa, e davanti a un piatto di pasta ciascuno dovrà fare i conti con quello che l'uomo ha lasciato dietro di sé, strascichi di un'esistenza di menzogne e continue prevaricazioni nei confronti della moglie Gemma e dei figli.
Il loro destino si intreccerà a quello della giovane Anila, di origini albanesi, senza una casa né un posto dove andare, con una bambina in grembo che non vuole e un segreto che toccherà la famiglia molto da vicino. Finché la vita troverà un modo per sorprendere tutti, come un albero capace di dare i fichi a marzo.
Ci vediamo Domenica 10 luglio dal mattino al pomeriggio al castello di Vogogna, non c'è luogo migliore infatti dove poter andare alla ricerca di libri sperduti, tutti a 1,2, o 5 euro! noi non vediamo l'ora di vedervi cercare le vostre prossime letture, correte a riempire il vostro scaffale di casa con libri mozzafiato! venite alla ricerca!
Romanzi tra le mura è una presentazione di libri scritta da autori locali, che ci parleranno dei loro scritti direttamente sotto le mura del castello... che atmosfera meravigliosa!
L'associazione culturale Il sogno di Giulietta ha il piacere di invitarvi alla terza edizione della rassegna "Donne che ispirano le Donne". L'evento, come si può intuire dal titolo, tende ad ospitare Donne che hanno qualcosa da raccontare e che possono essere di ispirazione per le altre Donne. A fare da perno ci saranno le presentazioni di libro, che sono la struttura portante della nostra associazione. Non c'è un filo conduttore che lega i vari interventi ma sentimenti, passioni e coraggio. Esperienze. Una giornata che non penalizza nessuno e deve essere aperta anche agli uomini che spesso hanno di che imparare da noi... Oggigiorno abbiamo bisogno di vedere ed ascoltare quello che ci fa star bene. La frase scelta per rappresentare questa edizione è della poetessa, attrice e ballerina statunitense Maya Angelou: "Ogni volta che una Donna lotta per se stessa, lotta per tutte le Donne". Crediamo che il mondo femminile abbia bisogno di coesione, aggregazione e unione. Abbiamo un ruolo importante nella società. Noi proviamo a metterci tutto il nostro impegno, ma abbiamo bisogno anche della vostra presenza. Vi aspettiamo numerosi.